lunedì 20 giugno 2016

Farfalla Aurora (Anthocharis cardamines) - Linnaeus, 1758

Questa splendida farfalla appartenente alla famiglia delle Pieridae è molto diffusa in tutta la fascia temperata euroasiatica. Il suo nome deriva da una estesa macchia arancione che copre un terzo della sua ala (quello più esterno) e ricorda il nascere del sole e, come molti  lepidotteri, è un buon indicatore ecologico. La sua apertura alare varia tra i 38 e i 48 mm, il dimorfismo sessuale è spiccato, maschio e femmina presentano colorazioni diverse, nei maschi la parte esterna dell'ala è di colore arancione, mentre la femmina ha questa stessa parte colorata di nero ed è anche leggermente più piccola del maschio. L'esemplare nella foto è un maschio fotografato in contrada Maeggio a Siracusa.

domenica 19 luglio 2015

Polyommatus icarus

Polyommatus icarus. apertura alare 28-36 mm, Descrizione: maschio con ali di colore azzurro o azzurro-violetto con stretto margine nero e sfrangiatura esterna bianca. Femmina con dorso delle ali marrone con riflessi viola o azzurro-porpora e macchie submarginali arancioni. Rovescio simile per entrambi i sessi, grigio-bruno chiaro (un po' più scuro nelle femmine) con caratteristiche macchie nere, orlate di bianco, e arancioni. Sulla parte inferiore dell'ala posteriore è presente anche una macchia irregolare bianca mentre, sul rovescio di quella anteriore, una macchia nera sulla celletta discoidale, distingue questa specie da altre affini. specie ampiamente diffusa e comune in tutta Italia, isole comprese, in ambienti fioriti di ogni tipo dal livello del mare fino ai 2000 metri di quota. In pratica questa specie può essere osservata ovunque sia presente la pianta nutrice della larva: Trifolium, Lotus e altre leguminose. Le larve sono spesso accudite dalle formiche e le pupe interrate nei formicai. Il dorso delle ali è di colore azzurro o azzurro violetto con un sottile bordo nero e una sfrangiatura esterna bianca, la pagina inferiore delle ali presenta delle caratteristiche macchie nere e arancioni su uno sfondo grigio chiaro (più scuro nelle femmine). Apertura alare 28-36 mm. L'esemplare nella foto è una femmina (si notano le macchie submarginali arancioni sul dorso). In Sicilia è una farfalla molto diffusa. (testo da linnea.it  foto Angelo Gilotti).


martedì 3 giugno 2014

Lombrichi all'opera

Per evidenziare l'efficienza dei lombrichi nello smaltimento degli scarti di cucina ho condotto una piccola prova per verificare in quanto tempo queste piccole macchine da guerra consumassero il cibo messo a loro disposizione. Ho triturato con un vecchio frullatore circa 450 grammi di avanzi e scarti (resti di fagiolini. buccia di melone e buccia di banana). Il cibo è sempre meglio sminuzzarlo in pezzi piccoli, ricordiamoci che i lombrichi non hanno denti e più sono piccoli i pezzi di cibo più veloce è la loro opera di trasformazione. La superficie a disposizione è quella della compostiera costruita nel post precedente di le vite verdi.

Come è possibile vedere nella sequenza di foto già al quarto giorno la maggior parte dei resti è stata eliminata dai famelici anellidi. Al sesto giorno era praticamente sparito tutto. Veramente dei gran lavoratori!

lunedì 3 febbraio 2014

Lasiocampa quercus (LINNAEUS 1758)

Descrizione
Elegante bombice con apertura alare fino a 7,5 cm (nella femmina). Il disegno alare consiste in due nette macchie ocellari sulle ali anteriori e in una fascia giallastra che attraversa il centro delle ali sfumando verso l'esterno. Questo disegno appare più marcato nei maschi, così come il colore di fondo che è di un marrone molto più scuro. I bruchi sono scuri e pelosi, con fasce intersegmentali chiare. L'impupamento avviene in un bozzolo ovoidale intessuto tra l'erba con un filo di seta bruno.
Lasiocampa quercus esemplare femmina


Biologia
Una sola generazione con periodo di volo tipicamente estivo. I bruchi si accrescono lentamente tra l'autunno e la successiva primavera nutrendosi di foglie di querce e cisti.

Distribuzione ed ecologia
Il suo areale comprende l'Europa e l'Asia Minore; in Italia un pò dappertutto (manca in Sardegna), dal livello del mare fino ai 2000 m; frequenta garighe e ambienti boschivi. Il maschio si può osservare nelle giornate di sole, mentre la femmina è più crepuscolare. È specie comune nella Sughereta di Niscemi. 
Testo : CEA Niscemi
Foto: Angelo Gilotti

giovedì 29 agosto 2013

Podalirio

Iphiclides podalirius (Linneaus 1758) nome comune Podalirio è una farfalla di grandi dimensioni ( mm.32-40).
Ha una livrea giallo pallida, a fasce trasversali bruno-nerastre, a forma di "V" dirette verso l'angolo dell'ala anteriore. In alcune varietà il colore di fondo può essere bianco e le fasce essere di un nero marcato. Le ali posteriori hanno delle macchie ocellate arancioni e azzurre e le code sono piuttosto allungate e scure. È una specie termofila con buona tendenza migratoria. Il volo avviene da marzo a settembre, nelle aree aperte e/o coltivate, ma provviste di copertura arboreo-arbustiva. La specie frequenta le foreste temperate e le pianure assolate fino a circa i 1700 m di quota, ma sta risentendo della rarefazione delle siepi in pianura. Diffusa in Europa, Africa settentrionale, Asia temperata e parte della Cina; in Italia è presente ovunque dalle zone di pianura a quelle montuose. Può avere 2-3 generazioni annue. Il bruco ha una forma che ricorda una piccola limaccia, ha il corpo verde con linee gialle ed è spesso macchiato di rosso.
Si sviluppa a spese di specie arbustive e Rosaceae come Prunus spinosa e Crataegus monogyna. (foto Angelo Gilotti testo Gianluca Doremi)


martedì 4 giugno 2013

Timarcha tenebricosa


La Timarcha tenebricosa è il più grosso crisomelide europeo. Ha forma bombata e colorazione nera, la sua particolarità è che in caso di attacco rilascia dalla bocca (ma anche dalle zampe) un'emolinfa di colore arancione molto sgradita  ai predatori, questo fenomeno chiamato "sanguinamento riflesso" è comune ad altri insetti non volatori, questa sua caratteristica viene rimarcata nel nome comune anglosassone: bloody-nosed beetle. La Timarca ha perso la capacità di volo in quanto ha le elitre saldate. Questo coleottero ha abitudini notturne e si ciba di vegetali, di giorno si nasconde sotto pietre o legni ed è difficile vederlo. Il maschio è riconoscibile per la presenza sulle zampe anteriori di una sorta di disco adesivo che gli permette di aderire al dorso della femmina durante l'accoppiamento.
  

lunedì 3 giugno 2013

Notonetta

La notonetta è un eterottero acquatico che si trova solitamente in acque stagnanti ed è caratteristica perché nuota in superficie con il ventre rivolto verso l'alto (praticamente nuota a dorso), infatti gli anglosassoni classificano questi insetti come backswimmers. Quando si immergono sfruttano le bolle d'aria che si accumulano sulla loro peluria e riescono a stare in immersione anche per 15 minuti. La loro densità è inferiore a quella dell'acqua, per questo motivo quando sono immerse e non nuotano, devono attaccarsi a qualche appiglio per non riemergere. Sono dei predatori che si nutrono di larve di zanzara e di altri insetti. Se importunati possono pungere causando una puntura abbastanza dolorosa. Se tolta dal suo ambiente naturale comincia a dimenarsi freneticamente e può spiccare il volo alla ricerca di uno specchio d'acqua.
In oriente sono usati nell'alimentazione umana come succedaneo dei gamberetti, nei fritti misti e come condimento per il riso e altre pietanze.