martedì 3 giugno 2014

Lombrichi all'opera

Per evidenziare l'efficienza dei lombrichi nello smaltimento degli scarti di cucina ho condotto una piccola prova per verificare in quanto tempo queste piccole macchine da guerra consumassero il cibo messo a loro disposizione. Ho triturato con un vecchio frullatore circa 450 grammi di avanzi e scarti (resti di fagiolini. buccia di melone e buccia di banana). Il cibo è sempre meglio sminuzzarlo in pezzi piccoli, ricordiamoci che i lombrichi non hanno denti e più sono piccoli i pezzi di cibo più veloce è la loro opera di trasformazione. La superficie a disposizione è quella della compostiera costruita nel post precedente di le vite verdi.

Come è possibile vedere nella sequenza di foto già al quarto giorno la maggior parte dei resti è stata eliminata dai famelici anellidi. Al sesto giorno era praticamente sparito tutto. Veramente dei gran lavoratori!

lunedì 3 febbraio 2014

Lasiocampa quercus (LINNAEUS 1758)

Descrizione
Elegante bombice con apertura alare fino a 7,5 cm (nella femmina). Il disegno alare consiste in due nette macchie ocellari sulle ali anteriori e in una fascia giallastra che attraversa il centro delle ali sfumando verso l'esterno. Questo disegno appare più marcato nei maschi, così come il colore di fondo che è di un marrone molto più scuro. I bruchi sono scuri e pelosi, con fasce intersegmentali chiare. L'impupamento avviene in un bozzolo ovoidale intessuto tra l'erba con un filo di seta bruno.
Lasiocampa quercus esemplare femmina


Biologia
Una sola generazione con periodo di volo tipicamente estivo. I bruchi si accrescono lentamente tra l'autunno e la successiva primavera nutrendosi di foglie di querce e cisti.

Distribuzione ed ecologia
Il suo areale comprende l'Europa e l'Asia Minore; in Italia un pò dappertutto (manca in Sardegna), dal livello del mare fino ai 2000 m; frequenta garighe e ambienti boschivi. Il maschio si può osservare nelle giornate di sole, mentre la femmina è più crepuscolare. È specie comune nella Sughereta di Niscemi. 
Testo : CEA Niscemi
Foto: Angelo Gilotti