A
proposito di compostaggio in appartamento, una valida tecnica utilizzata per
secoli e perfezionata da un professore giapponese di agraria, è il BOKASHI, che
nella lingua del sol levante significa “miscuglio”. Si tratta di una fermentazione
anaerobica dei nostri rifiuti e per metterla in pratica servono solamente: un
contenitore in plastica a tenuta stagna, dei microorganismi attivi (EM) e,
naturalmente, i rifiuti della nostra cucina. Contrariamente al compostaggio
classico, il bokashi, sfrutta anche i residui cucinati di carne, pesce e pasta,
insomma, non si butta via niente. La procedura consiste nel mettere i rifiuti
nel contenitore a tenuta stagna, cospargerli di microorganismi attivi per
favorire la fermentazione e richiudere i contenitore. Ogni qual volta che si
aggiungono residui, si ripete lo spargimento dei microorganismi. Alla fine del
trattamento si ottengono due prodotti diversi: il liquido che si raccoglie in
fondo al contenitore, è un ottimo fertilizzante (opportunamente diluito con
acqua). Il solido è anch'esso un concime, può essere utilizzato per
pacciamatura o per strutturare il terreno. I microorganismi possono essere acquistati
già pronti per l'uso, oppure possono essere facilmente autoprodotti: nei prossimi
post pubblicheremo una “ricetta” per produrre facilmente i microorganismi
efficaci.
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