lunedì 23 luglio 2012

Bokashi e miscugli



A proposito di compostaggio in appartamento, una valida tecnica utilizzata per secoli e perfezionata da un professore giapponese di agraria, è il BOKASHI, che nella lingua del sol levante significa “miscuglio”. Si tratta di una fermentazione anaerobica dei nostri rifiuti e per metterla in pratica servono solamente: un contenitore in plastica a tenuta stagna, dei microorganismi attivi (EM) e, naturalmente, i rifiuti della nostra cucina. Contrariamente al compostaggio classico, il bokashi, sfrutta anche i residui cucinati di carne, pesce e pasta, insomma, non si butta via niente. La procedura consiste nel mettere i rifiuti nel contenitore a tenuta stagna, cospargerli di microorganismi attivi per favorire la fermentazione e richiudere i contenitore. Ogni qual volta che si aggiungono residui, si ripete lo spargimento dei microorganismi. Alla fine del trattamento si ottengono due prodotti diversi: il liquido che si raccoglie in fondo al contenitore, è un ottimo fertilizzante (opportunamente diluito con acqua). Il solido è anch'esso un concime, può essere utilizzato per pacciamatura o per strutturare il terreno. I microorganismi possono essere acquistati già pronti per l'uso, oppure possono essere facilmente autoprodotti: nei prossimi post pubblicheremo una “ricetta” per produrre facilmente i microorganismi efficaci.

Nessun commento:

Posta un commento